sabato 19 luglio 2008

Biografia

Thérèse Françoise Marie Martin, meglio nota come Teresa di Lisieux (Alençon, 2 gennaio 1873Lisieux, 30 settembre 1897), è stata una religiosa e mistica francese.

Monaca carmelitana presso il monastero di Lisieux, è venerata come santa dalla Chiesa cattolica; è nota anche come Santa Teresa del Bambin Gesù del Santo Volto in base al nome da lei assunto al momento della professione dei voti. La sua festa liturgica ricorre il 1° ottobre.

Patrona dei missionari dal 1927, dal 1944 assieme a Giovanna d'Arco, è considerata anche patrona di Francia. Dal 19 ottobre 1997, dopo che la richiesta di dottorato era stata fatta alla Santa Sede, una prima volta nel 1932 e poi ripresa nel 1987, è il 33° Dottore della Chiesa e la terza donna a ricevere questo riconoscimento dopo Teresa d'Avila e Caterina da Siena, entrambe dichiarate dottore della Chiesa cattolica da Paolo VI nel 1970.

Biografia


« La science d'Amour, ah oui! cette parole résonne doucement à l'oreille de mon ame, je ne désire que cette science-là. Pour elle, ayant donné toutes mes richesses, j'estime come l'épouse des sacrés cantiques n'avoir rien donné... »

« La scienza d'Amore, ah sì! questa parola risuona dolcemente all'orecchio della mia anima, io non desidero altro che questa scienza qui. Per essa anche se dessi tutte le mie ricchezze, come la sposa dei sacri cantici, riterrei di non avere dato niente al confronto. »
(Thérèse Martin in Manoscritto autobiografico B [f.1 r°])


La prima infanzia ad Alençon (1873-1877)

Thérèse Martin nacque il 2 gennaio 1873, ultimogenita di Louis Martin e Zelie Guerin, in rue Saint-Blaise 42, ad Alençon, cittadina della Normandia situata nel nord della Francia. I suoi genitori avevano desiderato entrambi di abbracciare la vita monastica: tuttavia i due si conobbero e, dopo un breve fidanzamento, il 13 luglio 1858 decisero di sposarsi, pur vivendo il loro matrimonio nella castità. Andati ad abitare in via del Pont-Neuf, vissero per dieci mesi come fratello e sorella.

Accadde invece che il loro confessore e padre spirituale li dissuase da questo proposito: nacquero loro così nove figli (ai quali diedero come secondo nome Maria): di questi quattro morirono ancora neonati.

Dopo due mesi dalla nascita di Teresa, a metà marzo 1873, Zelie fu costretta a dare a balia l'ultima figlia presso una contadina, Rosa Taillè, dove visse per un anno.

Zelie si ammalò di un tumore al seno, i cui primi sintomi si erano manifestati fin dal 1865, e morì nel 1877, quando Thérèse aveva appena quattro anni. Nei suoi manoscritti Teresa racconta che questa fu la prima bara che vide. La seconda fu soltanto quindici anni dopo, quando si trovò di fronte alla bara di madre Genoveffa di santa Teresa, anch'essa una delle figure più significative della sua breve vita.


Il trasferimento a Lisieux


« Je n'étais encore qùune enfant qui ne paraissait avoir d'autre volonté que celle des autres, ce qui faisait dire aux personnes d'Alençon que j'étais faible de caractère... »

« Ero solo ancora una bambina che sembrava non avere altra volontà che l'altrui, ciò faceva dire alle persone di Alençon che ero debole di carattere... »
(Thérèse Martin Manoscritto autobiografico A,43v)

Isidore Guerin, fratello di Zelie, fu nominato co-tutore delle cinque sorelle Martin. Consigliò così Louis Martin, rimasto solo ad accudire i figli, a trasferirsi a Lisieux, cittadina poco più a nord di Alençon, dove lui viveva con la sua famiglia. Louis convenne sulla sensatezza del trasferimento, ed allora Isidore cercò e trovò per loro una villetta di periferia, chiamata Buissonnets, situata su una collina che dominava la via di Pont-l'Eveque. Il 15 novembre 1877 avvenne il trasloco.

Isidore gestiva quale proprietario una farmacia in piazza Saint-Pierre a Lisieux. Ebbe due figlie, di cui la minore, Marie, fu compagna di giochi d'infanzia di Thérèse e diventò una delle allieve novizie di Thérèse quando alla santa fu affidato l'incarico di maestra delle novizie.

Le due sorelle maggiori di Teresa, Pauline prima e Marie dopo, sostituirono la madre, ma presto una dopo l'altra si fecero monache carmelitane.

Quando Pauline entrò in monastero il 2 ottobre 1882, la crisi innescata dalla morte della madre si acuì sempre di più e Thérèse giunse a somatizzare anche gravemente il suo stato psichico. Desiderò seguire la sorella entrando pure lei in convento, ma ciò le fu negato perché era ancora troppo giovane (aveva solo 9 anni).

Questa prima crisi si risolse nel giro di pochi mesi, ma si riacutizzò con l'ingresso in convento dell'altra sorella, Maria, nel 1886.

La nevrosi si risolse improvvisamente e miracolosamente nella notte di Natale 1886. Da questa conversione scaturì in lei il bisogno di una ricerca e di una conoscenza approfondità di Dio, che Teresa definì "Scienza d'amore". Questa ricerca sfociò poi nel desiderio di diventare suora carmelitana, seguendo le orme delle sorelle.


L'estasi del Belvedere



« [...] l'impressione che ancora ne risento è troppo grande e dolce perché io possa esprimerla. Tutte le grandi verità della religione, i misteri dell'eternità, immergevano l'anima mia in una felicità che non era di questa terra [...] »

(Manoscritto A)

Un giorno verso il tramonto Teresa e Celine stavano sul Belvedere dei Buisssonnets e discutevano quasi in estasi dei temi trattati dal canonico di Chambéry Arminjon che tra l'altro proprio ad Agostino si ispirava. Il Belvedere all'istante cessò di essere Lisieux: erano ad Ostia e si confondevano con Monica e Agostino

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